Per definire la corretta metodologia dell’intervento di restauro lapideo è fondamentale l’individuazione del tipo di pietra e l’attenta osservazione del livello di degrado del manufatto lapideo stesso; si procederà quindi con il consolidamento vero e proprio.
Individuate eventuali zone che presentano mobilità, a seconda dell’entità di essa, si potrà procedere con due soluzioni: la rimozione del pezzo, per una successiva ricollocazione nella sua sede originaria tramite imperniatura o il consolidamento per iniezione con apposite malte. Dopo tale osservazione si potrà decidere se sia necessario un pre-consolidamento di eventuali porzioni di materiale lapideo che sono a rischio di distacco nella successiva fase di pulitura.
L’intervento di restauro lapideo procederà quindi con la pulitura, per rimuovere eventuali depositi coerenti e incoerenti presenti sulla superficie della pietra.
La scelta delle varie metodologie di pulitura, verrà effettuata in base alla peculiarità del caso e dovrà essere finalizzata alla massima conservazione del manufatto, senza cancellare da esso i segni del tempo che ne costituiscono il suo fascino. Sovente nella pietra antica è facile trovare mancanze di materia, buchi, fessurazioni, crepe e nel caso ci siano assemblaggi, perdite di malta nelle zone di giunzione tra elementi; si procederà allora con la stuccatura di esse.
Per quanto riguarda le grosse mancanze di materia si potrà anche decidere, per salvaguardare l’estetica, un’integrazione a inserto usando lo stesso materiale, sempre che ci siano gli elementi per determinarne la corretta forma originale.
Dopo tale osservazione si potrà decidere se sia necessario un pre-consolidamento di eventuali porzioni di materiale lapideo che sono a rischio di distacco nella successiva fase di pulitura. Si procederà quindi con la pulitura, per rimuovere eventuali depositi coerenti e incoerenti presenti sulla superficie della pietra. In alcuni casi, secondo la tipologia del materiale lapideo, sarà possibile trovarsi di fronte al fenomeno cosiddetto dello “sfarinamento” superficiale.
Sarà opportuno intervenire tramite un consolidamento con specifici prodotti che andranno a riaggregare la struttura molecolare della materia bloccando tale processo di degrado. Come trattamento finale della superficie si potrà decidere per la stesura di un prodotto idrorepellente.